Pedagogia dell'anziano nei protocolli FacileAiuto®
La pedagogia dell'invecchiamento è un nuovo punto di vista sulla vita stessa. Il principio di partenza della pedagogia resta il medesimo: dare un accompagnamento educativo alla persona che, ad ogni età, può essere destinataria e protagonista di un insegnamento o apprendimento, poiché per tutta la vita l'uomo e la donna possono (e dovrebbero) trasformare le loro potenzialità in atti o competenze e in benessere. Per la pedagogia non vi è, in vero, un solo momento "buono", relegato all'inizio delle vita (l'infanzia e la giovinezza), per imparare o per "crescere" in ciò che si è o si sa, e ciò è ancor più vero per l'essere umano, uomo e donna, che fin dalla nascita modifica continuamente i propri ruoli, i propri doveri, le aspettative personali e degli altri.
Si può quindi parlare di pedagogia dell'anziano? Sì, è corretto pensare che ad ogni età vi siano degli apprendimenti necessari per un maggior benessere, legati alla piena realizzazione di sé e delle proprie personali potenzialità in quel momento. Inoltre la persona, qualora si trovi in una condizione nuova rispetto alla precedente, ha il diritto ad essere sostenuta e accompagnata, anche nello spirito, per viverla al meglio.
Quali, oggi più che mai, le necessità dell'anziano, e forse anche in parte i sui desideri? L'autonomia, che non deve divenire solitudine o isolamento, ma piuttosto un sollievo per chi è vicino all'anziano stesso da incombenze e routine della quotidianità, anche al fine di un rapporto interpersonale che possa essere sempre più affettivo e sempre meno "obbligato", tanto da divenire un peso. Accanto all'autonomia, il senso di auto efficacia: la persona, in quanto tale (cioè un "chi" connotato da specifiche caratteristiche solo sue e da un bisogno/possibilità di relazione), ad ogni età ha il desiderio tanto di riconoscersi in un ruolo (nonno/a, padre/madre), anche al di là del lavoro, tanto di avere un "obiettivo", quindi di discostarsi da un'idea di "vecchiaia" come parte ultima e non utile della vita. Solo grazie ad un processo di riadattamento che comprenda aspetti mentali e creativi, comunicativi e di attività fisica, anche la persona anziana si sentirà di "poter essere" e "poter fare".
Arriviamo così all'obiettivo del progetto: un miglioramento della qualità della vita a partire da un'effettiva autonomia sostenuta da una senso di efficacia del sé, non solo nel "prendersi cura di sé", ma anche nel saper stare in relazione con l'altro.
Il monitoraggio dei parametri vitali dell'anziano a domicilio parte dal desiderio di benessere e di autonomia che sono propri dell'uomo e della donna in ogni età e fase della vita. Nel protocollo proposto la persona sarà coinvolta come attore protagonista del suo benessere: a lui stesso spetterà il compito di "imparare qualcosa di nuovo" (l'utilizzo di semplici macchinari relativamente tecnologici) e di prendersi cura di sé in modo indipendente dagli altri. La scelta del monitoraggio dei parametri vitali a domicilio dona inoltre alla persona una possibilità di scelta: di imparare qualcosa di nuovo, di fare il bene per se stessa, anche in un'ottica di progettualità di vita.
La persona di ogni età oggi vive un tempo che le richiede continuamente di mettersi e rimettersi in gioco, di lasciare ciò che sa per affacciarsi a qualcosa di nuovo, di non credere mai di essere arrivata. Che si sia genitori, imprenditori, operai, tecnici dei diversi settori, ci si scontra con la necessità di cambiare.
In tutto questo ciascuno deve essere sostenuto sul fatto che ciò non significa "perdere se stesso", bensì arricchire se stesso.
La pedagogia è la "scienza dell'educazione"; si educa l'altro, nell'idea comune si educa per farlo diventare un adulto/a il bambino/a, ma non solo i piccoli possono essere "educati" per vivere al meglio il mondo nel quale abitano.
Solitamente la pedagogia si rivolge a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, ed agli adulti che di questi minori sono responsabili: i genitori, gli insegnati ed i nonni, figura sempre più attiva nella vita dei nipoti. Oggi però, la necessità è di sapersi rimettere appunto in discussione ad ogni età.
La proposta di FacileAiuto è allora più ampia e proiettata su tre fasce d'età: bambini-bambine e ragazzi-ragazze, adulti (genitori e non), anziani (nonni e non) e si scinde in due tipologie, l'una individuale l'altra collegiale.
Il progetto individuale
I cambiamenti verso il benessere che promuovono tutti gli specialisti del settore (nutrizionista, psicologo....) possono essere sostenuti ulteriormente da un'idea di possibilità di mettersi in gioco a partire dalle proprie risorse.
Il colloquio pedagogico rivolto all'adulto (genitore e non) ha l'obiettivo di sostenere la persona nella ricerca della soluzione migliore per sé e, spesso, per la sua famiglia, il contesto primario di vita di ciascuno.
La soluzione migliore non è mai preconfezionata, poiché ciascuno è caratterizzato da peculiarità personali, pertanto può essere disposto a lasciar andare talune certezze, idee, pensieri, ma non altri. Il lavoro del pedagogista allora è di ragionare insieme alla persona su suoi assunti, sulle sue idee in merito all'aspetto del sé che crea difficoltà o che vorrebbe rivedere, o che, allo stesso tempo, non è disposto a mettere in gioco, ma che percepisce essere fonte di difficoltà; a partire da queste idee e da teorie pedagogiche nei colloqui si cerca insieme una possibile nuova opzione di azione o comportamento. Questa tipologia di colloqui pedagogico è rivolta ad ogni adulto o anziano.
Il colloquio individuale si rivolge poi nello specifico a futuri genitori, neo genitori, e genitori di ogni età, in fine, ai nonni.
Il colloquio pedagogico permette uno spazio ed un tempo alla persona per staccarsi dal quotidiano e riflettervi, vedendolo dall'esterno. Attraverso teorie pedagogiche, idee espresse e nuove proposte, che nascono dalla possibilità di riflettere in un ambiente non contaminato, l'obiettivo è un percorso di benessere individuale e sociale.
Con bambini/e, ragazzi/e, lo pedagogista si relaziona mirando ad un consolidamento dell'autostima e del senso di efficacia del sé; attraverso attività pratiche aiuta il consolidamento di abilità quali attenzione, memoria, abilità comunicative non verbali (prassia), abilità fine motorie ed oculo-motorie.
I progetti di gruppo/collettivi
Incontri formativi rivolti ad adulti di diverse fasce d'età su tematiche d'interesse.
Incontri rivolti ad adulti ed anziani sulla rieducazione degli stili di vita.
Incontri rivolti a genitori e nonni su tematiche educative.
Affiancati all'ostetrica, si propongono incontri rivolti alle future mamme, per riscoprire l'educazione prenatale e affiancare alle informazione tecniche su svezzamento e sviluppo fisico del neonato e della primissima infanzia, idee sull'educazione e lo sviluppo della persona dai primi mesi di vita.
Balla con Me®
Bambini e bambine, già da neonati iniziano a costruire un rapporto con il mondo e l'ambiente attraverso il corpo ed i cinque sensi. Dalla prima infanzia, senza codici precostituiti, imparano a coniugare spontaneità e organizzazione del movimento e a conoscere, vivere ed apprezzare il corpo loro e dell’altro, ricercando equilibrio ed armonia tra “il dentro”, l’interiorità, e “il fuori”, il mondo esterno.
Nella quotidianità tutto il mondo entra in modo continuo in contatto con la persona, attraverso sensazioni che si definiscono in emozioni, azioni che assumono significato. I percorsi di Balla con Me®, tenuti da pedagogiste educatrici, si rivolgono a bambini e bambine dagli uno ai cinque anni e ai loro genitori che li accompagnano in questo viaggio di scoperta del sè.
Il valore aggiunto di inserire i servizi di Facile Aiuto nella propria struttura porta a dare maggiore visibilità a tutte le figure che operano all’interno della stessa, come ad esempio Pediatri Ostetriche Medici nutrizionisti e nel caso del “balla con me” la possibilità di utilizzare uno spazio come il centro fitness portando nuova utenza.
Educazione degli adulti, cos'è?
"L'educazione degli adulti, dovrebbe mirare alla globalità della persona in divenire, così da migliorare la qualità della sua vita e dare qualificazioni indispensabili all'esercizio di una libertà crescente". (AA.VV., L'educazione degli adulti: discussioni ed esperienze, Firenze, La Nuova Italia, 1953, p. 71);
Gli aspetti del benessere e della libertà di poter scegliere per la propria vita, sono gli aspetti che spiccano in questa definizione di educazione degli adulti, che desidera portare tutti alla condizione di essere capaci di scegliere per se stessi.
"Le iniziative di formazione continua trovano fondamento nelle due finalità dell'educazione permanente: offrire a tutti e a ciascuno le opportunità per "situarsi" nel mondo contemporaneo (...); per animare una permanente tensione alla ricerca di uno stile di vita". (Petracchi, G., Educazione degli adulti, educazione popolare, educazione permanente, La Scuola, p. 277);
Trovare il proprio ruolo nella società (pur in presenza di limitazioni/difficoltà/malattia) e la ricerca di uno stile di vita sempre migliore, sono tra gli aspetti che invitano la persona, anche adulta, a rimettersi in gioco verso una crescita che mira al benessere, anche nelle relazioni.
"Forma di educazione intrapresa volontariamente da individui adulti per sviluppare attitudini e capacità personali senza mirare direttamente ad accrescere la propria competenza professionale, al fine d'incoraggiare ad assumere responsabilità morali, sociali, intellettuali in seno alla comunità locale, nazionale, mondiale." (AA.VV., L'educazione degli adulti: discussioni ed esperienze, Firenze, La Nuova Italia, 1953, p. 71);
L'educazione e gli apprendimenti a cui è interessato l'adulto, hanno una prospettiva molto più ampia della sola professionalità lavorativa. L'adulto sceglie liberamente di migliorarsi per un benessere fisico e sociale, che mira anche ad un'integrazione nella società.
Lifelong learning "è la formazione che coinvolge le persone indipendentemente dall'età e dalla condizione lavorativa: è costituita dall'insieme delle opportunità educative formali (...) e non formali" come appunto l'educazione sanitaria e fisico motoria. UNESCO
Società educante: "fondata sull'acquisizione, sull'attualizzazione e sull'uso dei saperi". (Maritan, J., L'educazione al bivio, Brescia, La Scuola, p. 22);
Obiettivo dell'educazione è la diffusione di una cultura del benessere verso un miglioramento della qualità della vita della persona stessa.
Troppo spesso l'adulto, uomo o donna, non ritiene che l'educazione, intesa come mettersi in gioco verso un nuovo apprendimento o modo di essere, sia qualcosa con cui confrontarsi serenamente. L'idea è che ciò che finora si è imparato o si è stati, sia ormai così insito in se stessi che non vale nemmeno la pena di provare a mettersi in gioco.
La quotidianità, in vero, dà spesso prove contrarie di ciò: tutti ci si è avvicinati alle nuove tecnologie, dal cellulare alla tv satellitare, fosse anche solo per continuare a "far parte" della società, non sentirsi esclusi. Allo stesso modo, è sempre più semplice lasciarsi incuriosire da nuove risorse o informazioni accattivanti, anche spesso in merito alla salute, divenendo però scettici poi, al momento di mettere in pratica le stesse informazioni ricevute. Penso ai test di intolleranza che spesso rimangono una spesa fatta per soddisfare una curiosità, e troppo poco spesso divengono la scintilla che da avvio ad un cambiamento.
Sono però fondamentali, per poter essere presenti nella società e per avere in essa uno spazio ed un ruolo, la salute ed il benessere, fisico e mentale, anche laddove la dove la salute presenti delle carenze, è possibile - grazie appunto alla rimessa in gioco di sé stessi e delle idee - investire su di sé grazie a percorsi di formazione mirati alla ricerca di uno stato di salute e di benessere il più ottimale possibile ed il più adeguato possibile a se stessi, per migliorare la propria presenza nel mondo.
Staff pedagogico Facile Aiuto®
Il progetto di formazione insegnanti educatori e figure professionali infanzia si concentra su bambini e bambine di età compresa fra i 12 mesi e i 5 anni e ai loro genitori. La metodologia di coppia è pensata per donare ai piccoli di questa età maggior serenità nella scoperta di sé perché affiancati da una persona conosciuta (un genitore, un parente o chiunque voglia essere il loro “compagno di ballo”); allo stesso tempo, il percorso svolto insieme diviene fonte di conoscenza reciproca e condivisone di un'esperienza. Ogni movimento, esercizio, gioco, storia o attività viene vissuta da entrambi ed è introdotta, con la gioia della creatività, in un contesto musicale.
Il percorso intende far percepire a bambini e bambine molteplici ritmi e melodie attraverso il proprio corpo e quello di chi li accompagna. Far esplorare relazioni differenti, facilitare il dialogo anche non verbale, rafforzare un legame di attaccamento positivo adulto-bambino/a, anche attraverso il contatto, l’abbraccio e altri movimenti piacevoli e rilassanti. Il metodo integra tocco/movimento/suono, e facilita l’esperienza sensoriale e la piena evoluzione degli schemi neuro-motori di base, ciò attraverso il movimento ed una attenta modalità per sostenere ed aiutare il bambino, che mira a facilitare lo sviluppo vestibolare e del coordinamento motorio, la formazione dello schema corporeo e l’organizzazione del corpo nello spazio e nel tempo. Il focus è sul bambino e sulla relazione con il bambino nel rispetto della sua individualità. Un approccio attento e non invasivo permette di creare una situazione confortevole in cui i più piccoli si sentano accuditi, coinvolti, incuriositi, sostenuti.
Gli incontri sono guidati da educatrici in possesso dell'attestato di frequenza corso "Balla con me", Bambini e bambine di età compresa tra i 12 mesi e i 3 anni (per le diverse fasce d'età saranno previsti percorsi specifici, come ad esempio la fascia 4-5 anni) accompagnati da un adulto di riferimento (mamma, papà...). Attraverso la lettura di storie, l'ascolto di musiche e ritmi e l'utilizzo di materiali (cerchi, palle, nastri...) si andrà a creare un ambiente accogliente favorevole alla conoscenza di sé e alla relazione adulto-bambino/a.
La metodologia mira a stimolare in bambini e bambine la creatività, l’intelligenza e l’acquisizione della conoscenza del proprio corpo, anche grazie al supportato dato dalla presenza di un adulto di riferimento. Li aiuta nel riconoscere ed attribuire funzioni agli oggetti e a rapportarsi con l’adulto e con se stessi in modo diverso, utilizzando l’armonia della musica. Bambini e bambine conosceranno il proprio corpo e le sue potenzialità muovendosi in libertà attraverso il gioco e la danza. Un movimento libero e armonioso con lo spazio, con la musica, con gli altri bambini e con il genitore dona spazio ad idee, creatività, desideri, fantasia. La presenza del genitore permette loro di vivere e condividere con mamma e papà l’esperienza e di entrare in contatto attraverso relazione e comunicazione non verbali.
L'obiettivo di promozione della salute e del benessere comincia fin da piccoli e prosegue In modo coerente e funzionale con l'età adulta e anziana. Per ogni età ed in una pluralità di contesti, grazie ad un team qualificato di pedagogisti, nutrizionisti e specialisti della salute, Facile Aiuto® organizza percorsi, eventi e corsi formativi. Gli ambiti d'interesse spaziano dall'informazione su nutrizione e salute ed il loro legame ad ogni età (ci si rivolge tanto ai genitori che attraverso il cibo entrano in contatto con i loro figli e figlie, tanto agli adulti stessi che possono scegliere come nutrire il proprio corpo per apportarvi benessere, tanto agli anziani, in un'ottica di educazione degli stili di vita sani); alla sicurezza nell'ambito domiciliare; al benessere fisico che inizia fin da piccoli; alla relazione con il proprio corpo e con l'altro, anch'essa strumento per il benessere.
Fine dai primi anni di vita è importante che la persona entri in contatto con se stessa. Sono mamma e papà che aiutano bambini e bambine a conoscersi e conoscere il mondo. Tutto quanto i più piccoli incontrano è nutrimento: le nuove informazioni, le emozioni provate, le persone osservate, i continui gesti appresi, sono nutrimento per la mente, un nutrimento che passa attraverso la relazione che si instaura con mamma e papà. Saranno ancora i genitori ad occuparsi della cura del corpo, ed in questa è compreso anche il nutrimento dello stesso. Anche i modi di stare a tavola e di vivere il cibo sono trasmessi fin da piccoli, nella quotidianità. FacileAiuto, con le sue proposte formative e informative, si propone di accompagnare gli adulti nel percorso di crescita e relazione con i propri figli e figlie, per sostenere il benessere di tutti i partecipanti a questa relazione.
Bambini e bambine, già da neonati iniziano a costruire un rapporto con il mondo è l'ambiente attraverso il corpo ed i cinque senti. Dalla prima infanzia, senza codici precostituiti, imparano a coniugare spontaneità e organizzazione del movimento e a conoscere, vivere ed apprezzare il corpo loro e dell’altro, ricercando equilibrio ed armonia tra “il dentro”, l’interiorità, e “il fuori”, il mondo esterno. Nella quotidianità tutto il mondo entra in modo continuo in contatto con la persona, attraverso sensazioni che si definiscono in emozioni, azioni che assumono significato.
FacileAiuto promuove l'affiancamento della pedagogia all'attività motoria, proponendo percorsi di Balla con Me®, tenuti da educatrici certificate, rivolti a genitori a i loro bambini e bambine dai due ai cinque anni. Attraverso gli elementi di base della danza, si mira a promuove la percezione corporea al fine di creare un alfabeto di movimento in cui ciascuno possa riconoscersi e che possa andare a sostenere e rafforzare positivamente la percezione del sé. Attraverso questi percorsi, bambini e bambine, potranno essere aiutati a scaricare malesseri e tensioni. Sarà inoltre prevista la partecipazione delle mamme a qualche incontro per permettere una ulteriore occasione di rafforzo di un legame positivo madre-figlio/a.
L'età adulta oggi è fatta sempre più spesso di lavoro e doveri che vanno ad incidere negativamente sul benessere dell'individuo e sulle relazioni. Il cibo diviene uno sfogo, il "gusto" e l'appagamento che questo può dare sembrano non poter più essere legati anche al "benessere"; l'attività fisica viene tralasciata, quasi come se nella quotidianità non ci fosse spazio per fare qualcosa per sé. Cosa sarebbe importante? Recuperare la "pedagogia della lumaca", riorganizzare la propria quotidianità su se stessi, rivedere la propria scala di valori. In un'ottica di vita in continua evoluzione, dove non ci si può mai ritenere arrivati poiché la quotidianità pone costantemente difronte a nuove sfide e informazioni, a partire dal principio della pedagogia degli adulti "non vi è un'età dove si è finito di imparare e cambiare o dove ciò non è più possibile che accada", FacileAiuto propone incontri ed eventi finalizzati a promuovere la continua crescita della persona a livello individuale, sociale, famigliare e professionale. Cibo e benessere, relazione, movimento saranno le tematiche trattate in eventi che permetteranno di entrare in contatto con l'atro e "provare" nuovi stili di vita.
A qualsiasi età l'uomo e la donna di oggi possono, e talvolta devono, mettersi in gioco, apprendere e far proprie informazioni, realtà, ruoli, contesti diversi. Anche l'età anziana metter sempre più spesso davanti a nuove sfide. Ciò può essere visto come un aspetto positivo della nostra realtà. Due sono le componenti da sostenere: il desiderio dell'uomo di imparare e conoscere sempre ed il desiderio della salute e del benessere. Questi aspetti negli anziano di oggi, sempre più spesso, sono affiancati. FacileAiuto si propone di dare un sostegno pratico al desiderio dell'uomo di prolungare il senso di benessere e di efficacia del sé, promuovendo, corsi, eventi e percorsi che guardino i diversi aspetti dell'essere adulto-anziano oggi. Conoscenze di nuove tecnologie, contesti di promozione culturale, l'essere nonni oggi, guardare sempre più a lungo al benessere del corpo che si può ottenere attraverso l'alimentazione e l'attività motoria, queste alcune delle tematiche proposte.
Gli ambienti di vita dell'uomo sono plurimi, dal luogo di lavoro ai non-luoghi, dalla strada ai luoghi pubblici. Spesso, guardando a tutto ciò, si dimentica l'ambiente più importante, quello domestico: dove passiamo il tempo del riposo, della convivialità, della relazione. Quel luogo, che per queste sue funzioni, dovrebbe essere il più possibile sicuro e sereno. Credendo in questo pensiero, FacileAiuto propone e promuove corsi specifici di sicurezza nell'ambito domiciliare, con l'obiettivo di garantire un ambiente ed un contesto sicuro e sereno per il benessere.
Proposta di progetto formativo rivolto a scuole e aziende
Mangiare, un'azione all'apparenza banale, in realtà coinvolge tantissimi aspetti della persona e del benessere.
Mangiare è convivialità, quindi stare insieme, vivere un momento di relazione con il desiderio che sia il più sereno ed appagante possibile. È assaporare, conoscere, scoprire, discriminare, assaggiare: azioni che coinvolgono tutti e cinque i nostri sensi. Poi mangiare è anche prendersi cura di se stessi e degli altri, perché con il cibo si nutre chi si ama.
Come raggiungere questo triplice benessere a tavola, così che i momenti del pasto siano tempi felici da trascorrere in famiglia e non più "lotte contro il tempo" per riuscire a preparare tutto assecondando i gusti di tutti, a discapito talvolta del benessere di ciascuno? Come fare in modo che questo tempo non si trasformi in un interminabile "braccio di ferro" per poter vedere i propri figli e figlie (di ogni età) mangiare con gusto?
Iniziamo a raccontare qualche semplice strategia e qualche buona pratica per offrire, ai propri figli e figlie, un cibo che sia buono ed appagante ed allo stesso tempo un nutrimento sano (...anche per mamma e papà). Proviamo a ripartire dalla semplicità: dei gusti, delle ricette "facili e veloci" e degli alimenti, affinché tutti possano sedersi a tavola con la sola gioia di ritrovarsi. Ritorniamo a sentirci bambini e bambine per ricordare il desiderio, tipico di questa età, di poter conoscere e scoprire per lasciarsi andare ad assaggiare.
Incontri:
1° cibo, benessere per tutta la persona
2° dalla teoria alla pratica
3° cibo ed emozioni
Cosa mangiare: l'importanza di trasmettere e vivere corretti comportamenti alimentari fin da piccoli;
Buone abitudini alimentari;
Ad ogni cibo le proprie caratteristiche e qualità;
Educazione al gusto.
Come mangiare: "l'altra faccia del cibo" (mediatore di relazione ed affettività nel rapporto genitore bambino o bambina e mezzo per la costruzione di sé).
Mangiare, da prestazione a piacere: il contesto dei pasti e il tempo;
La giornata alimentare di bambini e bambine;
"Dieta" significa equilibrio;
Strategie estetiche (colore-fantasia-piacere).
(durata circa un'ora e trenta più eventuali domande)
Ricette e modi "facili e veloci"
Facciamo insieme: costruire una relazione con il cibo sperimentandosi insieme in cucina, manipolando e creando;
Come far esperire alimenti e consistenze;
Perché e come dialogare sul cibo;
Condividere per saper scegliere e discriminare: "mangio per piacere, anziché per farti piacere".
(durata circa un'ora e trenta più eventuali domande)
Cibo...: intolleranze alimentari e celiachia, cosa possono significare;
L'importanza del cibo vissuto come piacere.
...ed Emozioni: il cibo è emozione, dai ventiquattro mesi ai cinque anni il cibo è relazione, mezzo per comunicare stati d'animo ed esprimere pensieri;
Un curioso legame tra "gusto e linguaggio": "provo" qualcosa allora posso formulare un pensiero da raccontare (sperimentare consistenze e sapori);
Nel rapporto con il cibo bambini e bambine dicono di se stessi (basta saperli "ascoltare").
(durata circa un'ora e trenta più eventuali domande)